lunedì 10 gennaio 2011

Frankfurti leves



Nelle fredde giornate di gennaio uno dei pochi modi per riscaldare la mia cucina che è senza riscaldamento (nonchè l'ampio corridoio e il servizio igienico, quello importante) è quello di cucinare una zuppa, come si usa qui nell'europa centrale che era prima europa dell'est.
la zuppa riempie di caldo vapor acqueo la casa, la sera basta riscaldarla, nn devo stare a gelare in cucina mentre preparo un uovo al tegamino, va bene anche per un po' di pastina dentro ogni tanto

Purtroppo pero' al mercato la mia pollivendola di fiducia, che mi guarda con occhi commiserevoli è in ferie fino al 10 e nn sapevo dove comprare un pezzo da mezzo chilo di spalla di tacchino o quanche osso da buttare nel brodo.. poi ho avuto un'illuminazione e ho comprato i virsli, cioè i wurstel. qui sono buono, previa acquisto in macelleria o in salumeria, li fanno i contadini, sfusi, e son di vari tipi, ci sono i debreceni, belli rossi e cicciotti, altri che nn conosco, e poi ci sono quelli semplici, i francofortesi, i frankfurt. In 5 anni nn li avevo mai comprati,chi oltre i 30 anni comprerebbe mai i wurstel nelle confezioni?? ora che ho la piac (la piazza) vicino casa e quello dei salami mi conosceposso farlo.
mai visti i wurstel attaccati in catene come le salsicce, come nei cartoni animati.
Non erano molto grassi, sono diventati scuri fuori e dentro (pochi conservanti) bolliti, han dato sapore a un misero brodo di patat, cipolle e carote, pardon una Frankfurti leves (zuppa francofortese)